Cose da fare e cose da visitare

                                                                      Bunker Soratte 

Raggiungibile a piedi in 10 min. Il Soratte suscita notevole interesse per le vicende legate alla II° guerra mondiale. Proprio sul Soratte, all’interno delle gallerie che lo attraversano per alcuni chilometri, si insediò il comando del generale Kesserling. Le cavità naturali del Soratte ed un lungo lavoro di escavazione hanno contribuito a fortificare il sito per cui dopo la guerra veniva sfruttato come polveriera. 

Ad oggi la zona è stata assegnata al Comune di Sant’Oreste e viene gestita dall’Associazione Bunker Soratte che ne ha fatto un vero e proprio Museo della Memoria. Si è recentemente aggiunto un interessante percorso servito da una riproduzione di un "antico trenino".


Reachable on foot in 10 min. The Soratte arouses considerable interest due to the events of the Second World War. It was precisely on Soratte, inside the tunnels that cross it for several kilometres, that General Kesserling's command was established. The natural cavities of the Soratte and a long excavation work contributed to fortifying the site so that after the war it was used as a powder magazine. Today, the area has been assigned to the Municipality of Sant'Oreste and is managed by the Soratte Bunker Association, which has made it a real Museum of Memory.

https://bunkersoratte.it/index.html


                                                         Eremi sul Monte Soratte 

Raggiungibili a piedi si trovano sulla montagna , percorrendo una strada in salita.

In cima si trova l’eremo di San Silvestro dove la leggenda racconta vi furono importanti conversioni.

Hermitages on Monte Soratte    

Reachable on foot, they are located on the mountain, following an uphill road.

At the top is the hermitage of San Silvestro where, according to legend, important conversions took place.



Percorsi nella riserva del Monte Soratte. 

Routes in the Monte Soratte reserve. 

Percorso Vita


•  Dislivello: trascurabile.
• Tempo del percorso: 45 minuti ca.
•  Difficoltà: molto facile
Dall’Ufficio informazioni del Comune (Piazza Italia) occor­re seguire la strada comunale che conduce alla Riserva, dopo duecento metri, a destra, un breve sentiero condu­ce all’inizio del percorso (cartello segnaletico). Questo itinerario è caratterizzato dal fatto che si sviluppa nel folto di un fitto bosco di caducifoglie. Lungo il percorso si incontrano specifiche aree che offrono la possibilità di effettuare esercizi ginnici, mediante l’utilizzo di apposite attrezzature. Dopo un breve tratto è possibile osservare i resti di cave per il calcare e la silice, utilizzata per la produzione di vetro e ceramiche. Proseguendo ulterior­mente, sulla sinistra, si incontra il cartello segnaletico che indica l’inizio del sentiero “casaccia dei ladri”. Da qui si continua ancora per un lungo tratto rettilineo. Un’ultima attrezzatura rappresenta la fine del percorso vita. Il percorso può essere utilizzato anche come pista ciclabile.


- Height difference: negligible.

- Time of the route: approx. 45 minutes.

- Difficulty: very easy

From the Municipal Information Office (Piazza Italia) it is necessary to follow the municipal road that leads to the Reserve; after two hundred metres, on the right, a short path leads to the start of the route (signpost). This route is characterised by the fact that it runs through a dense deciduous forest. Along the way, one encounters specific areas that offer the possibility of performing gymnastic exercises, using special equipment. After a short stretch, it is possible to observe the remains of quarries for limestone and silica, used for the production of glass and ceramics. Continuing further on, on the left, you will come across the signpost indicating the start of the 'thieves' hut' path. From here we continue for a long straight stretch. One last piece of equipment represents the end of the life trail. The trail can also be used as a cycle path.


Percorso Casaccia dei Ladri


•  Dislivello: da 430 m a 660 m ca.
• Tempo dei percorso: 45 minuti ca.
• Difficoltà: media
Dal cartello segnaletico, che troviamo nel percorso vita, un sentiero, sulla sinistra, si inoltra in mezzo ad una fitta macchia. Questo è chiamato “casaccia dei ladri” perché lungo il suo tratto è possibile notare i resti di una costru­zione che una leggenda vuole fosse utilizzata dal brigan­ti come rifugio. La vegetazione che è possibile osserva­re è caratterizzata da caducifoglie e sclerofille ad alta densità di copertura. Incamminandosi lungo la strada si incontra un bivio dal quale un sentiero devia a sinistra, mentre un altro sale decisamente. Seguendo quest’ulti­mo si raggiunge una delle cime del monte dove la vege­tazione si fa rada, lasciando posto ad un ambiente più roccioso tipico del versante Sud occidentale della Riserva.
In questo sentiero è possibile trovare tracce di alcuni mammiferi presenti nella Riserva, come ad esempio istri­ci, tassi etc.
Il percorso termina in una piazzola da dove è possibile accedere a destra per il percorso delle grotte, a sinistra per l’Eremo di S. Silvestro


- Height difference: approx. 430 m to 660 m- Time of the route: 45 minutes approx.- Difficulty: medium

From the signpost, which we find on the life trail, a path leads off to the left through dense scrubland. This is called the "casaccia dei ladri" (thieves' lodge) because along its stretch it is possible to see the remains of a building that legend has it was used by brigan¬ti as a refuge. The vegetation that can be observed is characterised by deciduous and sclerophyllous trees with a high density of cover. As you walk along the road, you come to a fork in the road, from which one path veers to the left, while another climbs steeply. Following the latter, one reaches one of the mountain peaks where the vegetation becomes sparse, giving way to a more rocky environment typical of the south-western slope of the reserve.

On this path it is possible to find traces of some of the mammals present in the reserve, such as porcupines, badgers, etc.

The path ends at a lay-by from where it is possible to access the cave path on the right, and the Hermitage of S. Silvestro on the left.



Percorso delle Grotte


•  Dislivello: da 660 metri a 690
• Tempo dei percorso: 60 minuti ca.
•  Difficoltà: alta.
Dalla piazzola che segna il termine del percorso “Casaccia dei Ladri”, procedendo verso nord si percorre un sentiero che è caratterizzato dalla presenza di vege­tazione monofitica diradata, interrotta da roccia in affio­ramento. Il nome del percorso è dato dalla presenza di due grotte di cui una è denominata Grotta Azzurra. Il percorso compie il giro della vetta posta più a Nord seguendo poi in direzione Sud il versante Sud occiden­tale del monte.
Lungo il sentiero è possibile notare l’imponente roccia affiorante chiamata sasso di S. Nonnoso; la leggenda racconta che la rupe venne spostata dal Santo per pro­curare ai monaci il terreno adatto da piantarvi un orto. Proseguendo, oltre il sasso di S. Nonnoso il sentiero conduce, dopo una ripida salita, all’ Eremo di S. Silvestro.


- Height difference: 660 metres to 690 metres

- Time of the route: approx. 60 minutes

- Difficulty: high.

From the lay-by that marks the end of the "Casaccia dei Ladri" route, proceeding northwards, one follows a path that is characterised by the presence of thinned monophytic vegetation, interrupted by loose rock. The name of the path comes from the presence of two caves, one of which is called Grotta Azzurra. The route goes around the northernmost summit and then follows the south-western slope of the mountain in a southerly direction.

Along the path, it is possible to notice the imposing rock outcrop called the sasso di S. Nonnoso; legend has it that the rock was moved by the saint to provide the monks with suitable land to plant a vegetable garden. Continuing on, past the sasso di S. Nonnoso the path leads, after a steep climb, to the Hermitage of S. Silvestro.



Percorso delle Carbonaie


•  Dislivello: da 430 metri a 641 metri
• Tempo del percorso: 1 ora ca.
•  Difficoltà: media
Dal percorso vita, dopo circa venti minuti di cammino si imbocca il sentiero a sinistra detto “delle Carbonaie”, per i resti che testimoniano la presenza di aree destinate anticamente alla produzione di carbone. Il percorso risa­le il versante Nord orientale del monte, coperto da un fitta vegetazione caratterizzata da un bosco ceduo a cerro e leccio e cespuglieti a ilatro comune e terebinto; esso attraversa la strada pedonale per poi terminare sul sen­tiero che porta alla Chiesa di Santa Lucia.



- Height difference: from 430 metres to 641 metres 

- Time of the route: approx. 1 hour

- Difficulty: medium

After a walk of about twenty minutes, take the path to the left known as "delle Carbonaie" (of the charcoal-burners), due to the remains that testify to the presence of areas used in ancient times for the production of charcoal. The risa¬le path the north-eastern slope of the mountain, covered by dense vegetation characterised by a coppice of turkey oaks and holm oaks and bushes of common ilatro and terebinth; it crosses the footpath and ends on the path leading to the Church of Santa Lucia.


Percorso degli Eremi


•  Dislivello: da ca. 400 metri a 692 metri
• Tempo del percorso: 90 minuti ca.
•  Difficoltà: media
Dall’Ufficio Informazioni (Piazza Italia) occorre seguire la strada comunale che conduce alla Riserva Naturale. Proseguendo poi per la strada pedonale che risale il monte è possibile osservare la presenza di tre cappellette in successione, si prende quindi per la deviazione a sinistra contrassegnata dalla terza cappelletta chiamata “Annunziata”. Al primo incrocio si prosegue di nuovo a sinistra, fino ad arrivare alla Chiesa di S. Lucia, la quale sorge sulla prima vetta del Soratte. In quest’area è pos­sibile campeggiare. Dell’abitato, che doveva servire agli eremiti, vi sono pochissime tracce e se ne ha notizia dal 1596.
Dalla chiesa di Santa Lucia si prende il sentiero che con­duce verso Nord-Ovest e al primo incrocio si prosegue verso sinistra arrivando alla Chiesa di S. Antonio, posta nel versante Sud-Est del monte. Prima notizia di quest’Eremo è del 1532; qui risiedette il priore di tutti gli eremiti dei Soratte. Tornando all’incrocio precedente si prosegue per la strada di sinistra che ricollegandosi con il principale percorso pedonale, porta al Santuario di Santa Maria delle Grazie. Questo convento nacque pro­prio su una prima cappella dedicata alla Beata Vergine, la cui immagine dipinta sul muro era particolarmente venerata nel secolo XVI. Nel santuario che si andava così formando si alternarono eremiti e sacerdoti di vari ordini  religiosi:  Camaldolesi-Francescani-Cistercensi. Furono proprio quest’ultimi ad ingrandire l’Eremo nel 1628 che divenne così monastero. Da Santa Maria delle Grazie si prosegue verso la cima del Monte ove si trova la Chiesa di San Silvestro; prima di raggiungerla si può prendere il sentiero sul versante Sud-Est del Monte che conduce al piccolo Eremo di San Sebastiano, di cui restano modeste tracce murarie. Quest’ultimo fu dimora di eremiti nei secoli XVI e XVII, dopo di che cominciò l’abbandono e la conseguente rovina.
Sulla cima più alta dei monte si trova la Chiesa di San Silvestro. La costruzione fu eretta nel luogo in cui, al tempo degli antichi romani, era sito il tempio di Apollo. La primitiva Chiesa fu distrutta dalle incursioni barbariche ed in seguito restaurata nel 747 da Carlomanno. In que­sta Chiesa si rifugiò Papa Silvestro I fuggito da Roma per le persecuzioni operate da Costantino; egli sarebbe stato richiamato nella città eterna dallo stesso, malato di leb­bra, e lo avrebbe battezzato. La Chiesa , a pianta rettan­golare, è preceduta da un atrio a due navate con arcone centrale. Essa era collegata ad un monastero di cui rimangono poche tracce murarie. L’interno ha tre navate sormontate da volte a botte ed è diviso da pilastri in muratura su cui poggiano le arcate. Due brevi scalette conducono al presbiterio nel cui centro è collocato l’alta­re maggiore, dietro il quale si incurva l’abside circolare. Sotto il presbiterio trova luogo una piccola cripta, l’altare della quale, più volte violato, nascondeva il sepolcro del Beato Paolo Giustiniani. Gli affreschi sono riconducibili dal ‘200 al ‘400, cioè nel periodo in cui sì ebbe una certa ripresa della presenza monastica.


- Height difference: from approx. 400 metres to 692 metres

- Time of the route: approx. 90 minutes

- Difficulty: medium

From the Information Office (Piazza Italia), follow the municipal road that leads to the Nature Reserve. Continuing along the footpath that climbs the mountain, it is possible to observe the presence of three small chapels in succession, then take the diversions to the left marked by the third small chapel called "Annunziata". At the first crossroads, continue left again until you reach the Church of S. Lucia, which stands on the first peak of the Soratte. It is possible to camp in this area. There are very few traces of the settlement, which must have served the hermits, and news of it dates back to 1596.

From the church of Santa Lucia, take the path leading north-west and at the first crossroads continue left to the Church of S. Antonio, located on the south-east slope of the mountain. The first news of this hermitage dates back to 1532; the prior of all the Soratte hermits resided here. Returning to the previous crossroads, continue along the road on the left that reconnects with the main footpath, leading to the Sanctuary of Santa Maria delle Grazie. This convent was built over an earlier chapel dedicated to the Blessed Virgin, whose image painted on the wall was particularly venerated in the 16th century. In the sanctuary that was thus formed, hermits and priests of various religious orders alternated: Camaldolese-Franciscans-Cistercians. It was the latter who enlarged the Hermitage in 1628, which thus became a monastery. From Santa Maria delle Grazie, one continues towards the summit of the mountain where the Church of San Silvestro is located; before reaching it, one can take the path on the south-eastern slope of the mountain that leads to the small Hermitage of San Sebastiano, of which only modest traces of walls remain. The latter was home to hermits in the 16th and 17th centuries, after which abandonment and subsequent ruin began.

On the highest peak of the mountain is the Church of San Silvestro. The building was erected on the site of the temple of Apollo in Roman times. The primitive church was destroyed by barbarian raids and later restored in 747 by Charlemagne. Pope Sylvester I took refuge in this church when he fled Rome due to persecution by Constantine; he was reportedly called back to the eternal city by the same Pope, who was ill with leb¬bra, and baptised him. The church, with a rectangular plan, is preceded by an atrium with two naves and a central arch. It was connected to a monastery of which few traces of walls remain. The interior has three naves surmounted by barrel vaults and is divided by masonry pillars on which the arcades rest. Two short staircases lead to the presbytery in the centre of which is the main altar, behind which the circular apse curves. Under the presbytery is a small crypt, the altar of which, repeatedly violated, concealed the tomb of Blessed Paolo Giustiniani. The frescoes can be traced back to the 13th to 15th century, i.e. the period when there was a certain revival of the monastic presence.



Percorso di S. Romana – Meri


•  Dislivello: da ca. 416 metri a 200 metri
• Tempo del percorso: 45 minuti ca
• Difficoltà: media
Nel terrazzamento sottostante all’ufficio informazioni è localizzato un ampio parcheggio. Da qui si può prendere il percorso per la chiesa di S. Romana e per i meri: imboccando la strada Provinciale per Ponzano Romano (via Verzano) dopo 200 metri , al termine del centro abi­tato, si scende per la mulattiera a destra; si arriva così alla Cappella “dei Cacciatori” e si scende per il sentiero sulla sinistra. Dopo ca. 300 metri sulla destra, tra la fitta vegetazione, è possibile notare le cavità carsiche note come i “Meri”.
Tornando sul percorso, indicato con segni rossi, si pro­segue e si prende, al primo bivio, il sentiero sulla sinistra che conduce all’Eremo di Santa Romana. L’eremo di S. Romana si trova sulla china del Monte Soratte nel versante Nord est che guarda i monti Sabini. La chiesa è costruita all’interno di una grotta, forse un’antica sede di culti pagani. Tutt’intorno una sequenza di mura e di ruderi testimoniano l’ampiezza dell’eremo e la sua organizzazione. La chiesa fu consacrata nel 1218. Sull’altare un’iscrizione ricorda il battesimo della Santa avvenuto per le mani di S. Silvestre Nella grotta, all’interno della chiesa, è collocata una vasca di marmo che raccoglie l’acqua che scende dalla roccia e che veniva usata per devozione dalle donne prive di latte, inoltre sono presenti notevoli fenditure di natura carsica formatesi dagli scoli delle acque.


- Height difference: approx. 416 metres to 200 metres

- Route time: approx. 45 minutes

- Difficulty level: medium

A large car park is located on the terrace below the information office. From here, the route can be taken to the church of S. Romana and to the meri: taking the provincial road for Ponzano Romano (via Verzano) after 200 metres, at the end of the inhabited centre, go down the mule track to the right; this leads to the Chapel "dei Cacciatori" and then down the path to the left. After approx. 300 metres on the right, among the dense vegetation, it is possible to notice the karstic cavities known as the "Meri".

Returning to the path, marked with red signs, continue and take, at the first fork, the path on the left that leads to the Hermitage of Santa Romana. The hermitage of S. Romana is located on the slope of Monte Soratte on the north-eastern side overlooking the Sabine mountains. The church is built inside a cave, possibly an ancient seat of pagan cults. All around, a sequence of walls and ruins testify to the size of the hermitage and its organisation. The church was consecrated in 1218. On the altar, an inscription recalls the baptism of the Saint, which took place at the hands of St Silvestre In the grotto, inside the church, there is a marble basin that collects the water that descends from the rock and was used for devotion by women without milk; there are also considerable karst fissures formed by the drainage of water.



Le grotte del Soratte 

Grazie alla sua conformazione carsica sul Monte Soratte ci sono molte grotte. Tra le
più grandi e note la Grotta di Santa Lucia, i “meri” e la grotta azzurra (Erebus)


Due to its karstic conformation, there are many caves on Monte Soratte. Among the largest and best known are the Grotta di Santa Lucia, the 'meri' and the Grotta Azzurra (Erebus)



Riserva naturale del Monte Soratte


Durante la visita alla Riserva del Monte Soratte si potrà ammirare la vegetazione tipica mediterranea (carpino nero, acero, leccio,cerro, terebinto), molte piante officinali e varie fioriture spontanee (euforbia cespugliosa, zafferanastro giallo, iperico, vedovella selvatica).La fauna presente sul Soratte è rappresentata tra i volatili dalla ghiandaia, tortora, cuculo, fringuello, cinciallegra, falchi, e tra i mammiferi dalla faina, tasso, donnola, istrice, riccio e volpe. 

During a visit to the Monte Soratte Reserve, one can admire the typical Mediterranean vegetation (black hornbeam, maple, holm oak, turkey oak, terebinth), many officinal plants and various wild flowers (bushy euphorbia, yellow saffron, St. John's Wort, wild vedovella).The fauna present on the Soratte is represented among the birds by the jay, turtle dove, cuckoo and chaffinch, titmouse, hawks, and among mammals the marten, badger, weasel, porcupine, hedgehog and fox.


Chiesa di San Biagio 

Raggiungibile a piedi è una chiesa antichissima ( si ha notizia sin dal 1422 ) Sorge nel cuore del centro storico di Sant'Oreste , custodisce un'ossario ritrovato durante gli scavi , come curiosità ( secondo i documenti del tempo ) la Madonna Assunta avrebbe mosso miracolosamente gli occhi .


Reachable on foot, it is a very old church (news of it dates back to 1422). It stands in the heart of the historical centre of Sant'Oreste, and houses an ossuary found during excavations, as a curiosity (according to documents of the time) the Madonna Assunta miraculously moved her eyes.



Centro Storico 

Sant’Oreste è situato a circa 45 km da Roma ad una altezza di 420 metri slm. Tra i monumenti e chiese da visitare ci sono: La Chiesa di San Lorenzo Martire (XVI sec.), il Palazzo Caccia Canali (XVI sec.) che sarà futura sede del museo della Riserva del Soratte, le Chiese di San Biagio (XV sec.), San Nicola e Santa Croce. Nella sede comunale è conservata una antica croce di bosso del XV° sec. intagliata a mano e raffigurante le scene del nuovo e vecchio testamento. 


Sant'Oreste is located about 45 km from Rome at an altitude of 420 metres above sea level. Among the monuments and churches to visit are: The Church of San Lorenzo Martire (16th century), the Palazzo Caccia Canali (16th century), which will be the future home of the Soratte Reserve Museum, the Churches of San Biagio (15th century), San Nicola and Santa Croce. An ancient hand-carved boxwood cross from the 15th century depicting scenes from the New and Old Testament is preserved in the municipal building.